LA PRIMA RELAZIONE DI IMPATTO DI LABOMAR

4 Giugno 2021

Il CdA di Labomar ha approvato nelle scorse settimane la prima Relazione d’Impatto della società. Il documento, presentato contestualmente al bilancio 2020, corona un percorso ben preciso, disciplinato dai requisiti di trasparenza previsti dalla legislazione per le Società Benefit, ma soprattutto conferma l’attenzione di Labomar alle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità. La Relazione declina più di 15 azioni concrete che l’azienda andrà a realizzare, fin da quest’anno: dall’elettrificazione del proprio parco auto con la creazione di apposite colonnine di ricarica anche per i dipendenti al packaging sostenibile, dalla scelta di fornitori impegnati nel sociale e nell’ambiente alla riduzione del 50% della plastica da bottiglie d’acqua in aree di ristoro e uffici.

Diventata Società Benefit nel 2020 con un apposito cambio di statuto, Labomar ha così reso ufficiale l’impegno a esercitare la propria attività economica operando secondo un modello di sviluppo responsabile, sostenibile e trasparente che integra gli obiettivi economico-reddituali con aspetti di natura sociale e ambientale. Il fondatore e amministratore delegato di Labomar Walter Bertin, intervenendo alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che ricorre domani 5 giugno, ha sottolineato: “Con i nostri prodotti ci prendiamo cura della salute delle persone, utilizziamo materie prime dalla natura e seppur proiettati in una dimensione internazionale, siamo fortemente radicati nel nostro territorio, con un impegno costante a promuovere uno stile di vita sano e a creare coesione intorno ai valori positivi della solidarietà, dell’impegno e dell’ambiente. Durante l’emergenza sanitaria abbiamo avvertito il bisogno di dare maggiore concretezza a questa vocazione, intraprendendo un percorso strutturato verso la sostenibilità, che ci ha portato a presentare ed approvare la nostra prima Relazione d’Impatto. Un documento che mette nero su bianco i nostri obiettivi ed inizia a scrivere una nuova pagina della nostra storia.”